Elezioni legislative in Portogallo del 2024

Elezioni legislative in Portogallo del 2024
StatoBandiera del Portogallo Portogallo
Data10 marzo
LegislaturaXVII
AssembleaAssemblea della Repubblica
Affluenza59,90% (Aumento 8,44%)
Luis Montenegro at EPP Summit, 21 March, Brussels.jpg
Pedro Nuno Santos, projecto da alta velocidade Lisboa-Porto-Vigo (2022-10-01), cropped.png
André Ventura (Agencia LUSA, Entrevista Presidenciais 2021), cropped.png
Leader Luís Montenegro Pedro Nuno Santos André Ventura
Liste PSD-CDS-PP-PPM PS CH
Coalizioni AD - -
Voti 1.867.442
30,15%
1.812.443
29,26%
1.169.781
18,88%
Seggi
80 / 230
78 / 230
50 / 230
Distribuzione del voto per distretto
Governo
Montenegro (2024-)

Le elezioni legislative in Portogallo del 2024 si sono tenute il 10 marzo per il rinnovo dell'Assemblea della Repubblica, il parlamento del Paese[1].

Esse sono state indette in anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura, prevista per il 2026[2], per via della crisi del Governo Costa III, causata da un importante scandalo di corruzione ed appalti fraudolenti all’interno del governo, che ha portato non solo all’arresto di molti individui, ma anche alla messa sotto indagine di molti altri, tra cui anche lo stesso Primo ministro, dimessosi definitivamente[3][4][5] (sebbene dimostratosi in seguito estraneo ai fatti per un errore della magistratura[6]). Vista dunque la grave situazione politica e la conseguente impossibilità di ricostituire una stabilità politica, il Presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha, alla fine, optato per lo scioglimento dell’organo legislativo, avviando un nuovo processo elettorale[7].

Le elezioni hanno visto la vittoria, a discapito di un’importante sconfitta (con alcune piccole eccezioni) del blocco di centro-sinistra a ideal-guida del Partito Socialista (il quale ha comunque ottenuto poco meno del suo avversario principale, ossia 78 seggi), del blocco di centro-destra idealmente guidato dall’Alleanza Democratica (solo quest’ultima, complessivamente, con 80 seggi), che ha così potuto ricoprire la porzione più numerosa nell’arco parlamentare, sebbene senza una maggioranza chiara cui fare riferimento[8][9]. Nonostante ciò, tuttavia, l’aspetto più rilevante è stata l’enorme ascesa di Chega, passato da 12 a 50 seggi, cosa che, avendo più che duplicato le proprie preferenze, lo ha effettivamente reso un elemento difficilmente trascurabile di un eventuale governo di centro-destra (nonostante varie reticenze dei moderati), essendosi definitivamente inserito nel contesto politico dell’Assemblea.[10]


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